Architetto italiano. Studiò al politecnico di Milano sotto la guida di G.
Moretti e nel 1929 vinse, in coppia con M. Semenza, il concorso per il piano
regolatore di Milano. Pur condividendo le tendenze neoclassiche della
contemporanea Scuola lombarda, che si ricollegava alla tradizione ottocentesca,
P. si impegnò anche in realizzazioni innovative e di grande
impegno. Tra i numerosi edifici che si devono al suo lavoro citiamo: il
planetario di Milano, gli uffici di piazza Diaz, diverse centrali elettriche
sulle Alpi e sugli Appennini, la completa ristrutturazione della casa degli
Atellani in Porta Magenta a Milano, il padiglione del Governo italiano
all'Esposizione di Barcellona. Operò anche a Buenos Aires e a San Paulo
del Brasile, costruendo palazzi e banche. Fu inoltre restauratore (pinacoteca di
Brera, chiesa di Santa Maria delle Grazie, Ospedale Maggiore) e affiancò
all'esercizio della professione l'attività di docente presso il
politecnico di Milano, ricoprendo anche l'incarico di preside della
facoltà di Architettura (1938-46 e 1948-63). Disegnatore e fine
caricaturista, collaborò per molti anni al "Guerin Meschino"
(Milano 1888-1967).